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Content Curation: interpretazione e cura dei contenuti

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

Ogni giorno la tua content strategy è chiamata a rispondere alle richieste dei tuoi lettori. È difficile avere sempre le risorse e le idee necessarie, per offrire qualità e quantità nei contenuti che proponi: per questo, devi considerare di attuare nella tua strategia, una corretta pratica di Content Curation.

In questo modo potrai considerare di arricchire il tuo calendario editoriale, non solo con la creazione di nuovi contenuti, ma con la cura di quelli già esistenti in rete.

Cos’è la Content Curation

La Content Curation è un’attività che consiste nel trovare, curare e condividere contenuti e risorse utili, per risolvere un problema specifico del tuo pubblico.

Aiuta a distillare un segnale dal rumore di fondo, con lo scopo ultimo di rendere i contenuti facilmente esperibili attraverso l’uso di canali di comunicazione appropriati.

La Content Curation è, deve essere, un’attività umana: un lavoro costante e certosino.

I contenuti vanno curati con intelligenza e in modo artigianale, pur necessitando di automatismi, che ne agevolano la creazione e la fruizione.

Cercare, curare e condividere i contenuti richiede l’impiego di molto tempo e tools appropriati: chi si occupa di tutto questo?

Il Content Curator

A ben guardare, tutti noi siamo potenziali “curatori “.
Pensa al tempo che dedichiamo alla ricerca di contenuti utili a soddisfare una nostra passione e all’impegno che mettiamo nel condividere, con i nostri amici.

Certo, la content curation non si limita a raccogliere e condividere contenuti, si tratta di un’attività ben più complessa, per questo è necessaria una figura professionale in grado di occuparsene: il Content Curator.

Il Curator è uno specialista che analizza ed effettua un’accurata selezione di contenuti esterni, attribuendo valore aggiunto mediante l’integrazione di approfondimenti originali.

Per essere un Curatore di contenuti serve competenza degli argomenti trattati, conoscenza degli strumenti necessari e capacità d’interpretare le informazioni proposte, evidenziandone i punti chiave: quelli più utili al tuo pubblico.

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Come fare content curation

Fare content curation non vuol dire organizzare una semplice raccolta e distribuzione di link: risulterebbe come un qualcosa d’inanimato e freddo, anche se apporta comunque valore all’utente.

La content curation è un processo interpretativo, un incremento di valore, che possiamo, a grandi linee, suddividere in tre fasi:

  • Ricerca
    Trova e seleziona i contenuti di valore, relativi a un argomento specifico.
  • Interpretazione
    Organizza e personalizzati i contenuti: è la fase definita di – attribuzione di senso – in cui aggiungi valore reinterpretando e commentando.
  • Condivisione
    Definisci il formato in cui presenterai e condividerai il contenuto curato e scegli i canali più adatti all’argomento trattato e al target di riferimento.

Quali possono essere i vantaggi della Content Curation

Le implicazioni della content curation sono molteplici:

  • Ti aiuta a trovare contenuti pertinenti e di qualità, agevolandoti nello sviluppo del tuo calendario editoriale
  • Accresce la percezione del tuo pubblico nel riconoscerti come esperto di un settore specifico
  • Sostiene le attività di Lead generation, incrementando l’attrazione di utenti più qualificati
  • Supporta le attività di Social Media e Blogging
  • Migliora i rapporti con altri siti/blog
  • Ti permette di accrescere le possibilità di condivisione e quindi offre maggiore visibilità
  • È fondamentale nello sviluppo delle attività di apprendimento

La cura dei contenuti aiuta sia coloro che svolgono l’attività di produzione di contenuti, sia gli utenti, che circondati dalle informazioni, spesso non riescono a operare una scelta.

Anche in ambito formativo, la Content Curation ricopre un ruolo fondamentale:
Nel mio progetto di tutoring digitale, mi sostiene nello scopo di aiutare le persone a trovare contenuti, corsi e professionisti adatti a soddisfare le loro esigenze: formazione professionale e sviluppo delle attività di business.

Strumenti e suggerimenti per la content curation

Esistono molti tools per fare content curation e la scelta dipende da quanto vuoi investire in questa attività.
Alcuni si adattano perfettamente a strategie per singoli professionisti o appassionati, mentre altri tools sono indispensabili se si vuole operare in team.

Prima di vedere insieme alcuni strumenti e pratiche, che potresti implementare, permettimi di essere banale: Ricordarti, la prima cosa da fare è focalizzarti sull’obiettivo che vuoi perseguire.

Gettarsi alla ricerca di contenuti, senza un obiettivo chiaro, equivale a tuffarsi in un oceano senza saper nuotare.

Ecco alcuni tools, che io utilizzo nelle mie azioni di Conten Curation:

Social Network

I canali Social, come Twitter e Facebook, non sono solo utili nella fase di condivisione, ma sono ottimi punti di partenza.

Segui gli esperti di settore, guarda cosa condividono:

  • Sono fonte di contenuti, che potresti curare e riproporre
  • Sono utili nel suggerirti argomenti, per nuovi contenuti: ti permettono di risalire a fonti, alle quali loro stessi si sono ispirati, in questo modo allarghi i tuoi orizzonti.
  • Potresti usare le liste di Twitter, per organizzare le fonti: ti sarà più facile monitorare i nuovi contenuti condivisi in rete dalle persone che segui.

Feedly

Si tratta di un aggregatore che ti consente di creare liste organizzate per categorie di contenuto.
È un tool che considero essenziale, perché mi permette di catalogare le fonti, visionare i contenuti e condividerli con altri strumenti che utilizzo per appartare i contenuti più rilevanti.

Evernote

Si tratta di una applicazione che ti consente di creare taccuini per prendere appunti, segnare appuntamenti e scadenze.
Un alleato per organizzare al meglio i tuoi impegni: io lo uso per scrivere interi post, come quello che stai leggendo.

Evernote offre anche la possibilità di salvare tutti i contenuti, che trovi online, per poterli leggere e rielaborare in un secondo momento.

In questo modo avrai una lista di contenuti categorizzati e pronti per essere curati.

Pocket

Se per Evernote si tratta di una delle tante funzionalità disponibili, per Pocket la raccolta e l’organizzazione di contenuti è la caratteristica fondamentale.

Potrai organizzare i contenuti tramite la funzione tag e nessun contenuto, ritenuto interessante, andrà più perduto.

Dopo che avrai raccolto e selezionato i contenuti, ritenuti di valore, dovrai rielaborarli, per la condivisione.

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Curare e condividere i contenuti

Hai molte possibilità, la scelta è tua ed è legata alla strategia e agli obiettivi che avrai valutato nella tua content strategy:

  • Puoi aggiungere un tuo commento a un estratto del contenuto e condividerlo sui canali social, magari con l’aggiunta di una immagine pertinente e persuasiva.
  • Crea un nuovo articolo, per il tuo blog: se utilizzi WordPress, potrebbe tornarti utile questo plugin My Curator
  • Potresti pensare a una Newsletter settimanale, per condividere i contenuti più rilevanti del settore, con il tuo pubblico.

Piattaforme per la ricerca, cura e condivisione

Sono veramente molte le sfaccettature che la content curation ti offre: tra queste potresti valutare di utilizzare piattaforme strutturate per la ricerca, la cura e condivisione dei contenuti.

Scoop.it

Esporta i contenuti del tuo sito o blog, trovane di nuovi e creare un contenuto curato da te, partendo da zero.
Utilizza una tecnologia “semantica” dei dati, in questo modo ti aiuta a trovare i contenuti più rilevanti.

Anderspink.com

È un’ottima piattaforma, puoi trovare notizie, aggregare i contenuti, filtrarli e organizzarli, per poi condividerli.

Storify.com

Ti permette di creare “storie” raccogliendo e pubblicando contenuti dai tuoi canali social, come Facebook, Twitter e Instagram

Flipboard

Ti permette di creare una tua rivista personale di contenuti. Puoi trovare notizie, articoli, video e immagini condivise dai tuoi collegamenti.

Pinterest

È una piattaforma di scoperta visiva. Puoi raccogliere idee per diversi progetti creando bacheche in cui catalogare immagini in base a temi predefiniti.

Quando il tuo contenuto sarà pronto e curato potrai condividerlo anche in modo automatizzato.

Stabilisci l’ora giusta quando pubblicare sui social e programma la tua pubblicazione utilizzando piattaforme di gestione social media, come ad esempio PostPickr.

Ricordati, ogni contenuto curato, a prescindere dal formato e dall’analisi che andrai ad integrare, dovrà sempre riportare la corretta attribuzione dell’autore e il link alla risorsa originale.

Questi sono alcuni degli strumenti che puoi utilizzare, per la cura dei contenuti, la loro fruizione e condivisione.
Sono tutti disponibili in versione free, con le dovute limitazioni, ma così potrai valutare quali siano i più adatti alle tue strategie.

Conclusioni

La cura dei contenuti non è una strada facile, può richiedere molto tempo e sicuramente tanta passione, ma le sue implicazioni benefiche in svariati ambiti ne impongono lo sviluppo della pratica.

Sperare di essere esaustivi in un solo articolo è follia pura: si tratta di un argomento vasto, come avrai capito, implica la valutazione di molti aspetti.

La Content Curation è una metodologia che si sviluppa in un processo certosino, che abbraccia diversi ambiti e richiede strategie specifiche, per ognuno di essi.

Mi auguro di aver contribuito a far chiarezza su questa attività: ti invito a condividere le tue esperienze e, perché no, segnalare i tools che utilizzi, se già ti cimenti in questa pratica.

Sergio Albertini
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