Come gestire un blog durante le ferie estive
“Ci si rivede a settembre”: quanti italiani vorrebbero affiggere un cartello del genere e staccare dal lavoro per due mesi o anche più?
Purtroppo tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare (e la spiaggia con tanto di ombrelloni, lettini e creme solari), perché la realtà è che oggi sempre meno connazionali possono concedersi delle vacanze e, se pure riescono ad avere delle ferie (e dei soldi per godersele), i loro viaggi somigliano sempre più a delle gite fuori porta piuttosto che alle mitiche fughe verso spiagge tropicali tanto agognate (complice non solo una crisi economica ormai diventata endemica, ma anche un clima di allerta generale provocato da fatti di cronaca legati al terrorismo quasi all’ordine del giorno).
È chiaro che cambia il tipo di contratto (ammesso che ci sia!) e cambiano pure le considerazioni in merito: a differenza dei lavoratori dipendenti che godono per legge di un periodo di ferie (a meno che tra poco non li privino pure di questo!), i liberi professionisti possono invece scegliere se e quando andare in vacanza, e per quanto tempo.
Vi stiamo prendendo in giro e, se poi siete dei blogger, le vacanze diventano addirittura un miraggio!
Ovviamente scherziamo, ma non così tanto.
Strategie a confronto per la gestione estiva dei blog
Pensare di sospendere completamente le attività di un blog o di una pagina social per due mesi potrebbe portarvi a fine estate ad avere una tintarella invidiabile, ma anche a rendervi conto che:
- non riuscite a riprendere a pubblicare post con la stessa facilità di prima, perché scrivere è un’abitudine e, se non viene coltivata, la si perde;
- il traffico e la movimentazione che avevate faticosamente guadagnato in un anno di lavoro si sono inesorabilmente rinsecchiti (e non per la calura!);
- gli amici/nemici di blog che invece hanno deciso di continuare a pubblicare hanno guadagnato in visibilità (e magari pure in conversioni).
E volervi giustificare sostenendo che “tanto in estate chi vuoi che mi legga?” non vi salverà dal rimorso che sentirete, anche durante questo periodo gli utenti sono al mare, mica sono stati risucchiati in un buco nero (anche perché col mobile oggi pure da lì si può essere connessi)!
È vero forse che sono un po’ meno ricettivi, ma allora sta a voi cercare di coinvolgerli scegliendo argomenti “a tema estate”, oppure trattando le vostre tematiche in modo più leggero.
Ma in definitiva chiudere bottega e ciao non è una politica che premia (poi, se proprio decidete che non potete fare a meno di staccare la spina, almeno scrivete un post di arrivederci, altrimenti i lettori penseranno al peggio).
E quindi qual è la soluzione migliore per gestire un blog durante le ferie estive?
Per gli integralisti bisogna fregarsene dei 40 gradi (all’ombra) e continuare a pubblicare agli stessi ritmi e con le medesime caratteristiche di tutti gli altri mesi dell’anno.
I fautori delle vie di mezzo hanno invece imparato dai Romani la lezione che la virtù risiede nel compromesso e, perciò, pubblicano, ma con minore intensità e affrontando tematiche più inclini col periodo.
Qui ci sta una precisazione proprio sulle tematiche: se il vostro è un blog di viaggi è saggio che, invece di diminuire, pensiate di incrementare il lavoro, dal momento che è quasi scontato che in questo periodo si moltiplicheranno i commenti in merito alle mete migliori, agli alberghi, i voli e tutto quanto connesso. Allo stesso modo, se gestite una pagina fb sull’alimentazione, sappiate che a luglio e agosto verranno magari a chiedervi la dieta per essere pronte per la prova bikini che funziona in soli 5 minuti! Insomma: tutto dipende.
Tornando alle vie di mezzo: un modo per movimentare il proprio blog anche a luglio e agosto, senza per questo dover stare lì a smazzare ore e ore, è ricorrere agli speedlinking post, articoli composti solo da link di approfondimento che rimandano a pezzi già pubblicati (chiaramente, è bene riproporre le cose scritte che hanno riscosso maggiore successo).
Altra precisazione: quello che avete appena letto vale per chi ha già una certa visibilità, mentre per chi è agli esordi questi mesi potrebbero rappresentare proprio il lasso di tempo ideale per crearsi un bacino di utenza pubblicando contenuti nuovi e originali e approfittando del momento di stanca di eventuali competitor.
Ma è possibile anche fornire materiale fresco pur senza rinunciare a stare sotto l’ombrellone: come? Scrivendo in anticipo e poi utilizzando tool che permettono di programmare giorno e ora del rilascio (manco si trattasse dello Shuttle!): Postpickr, Hootsuite e Buffer rispondono bene all’esigenza anche mentre “con le pinne, fucile e occhiali, quando il mare è una tavola blu, sotto un cielo di mille colori vi tuffate con la testa all’ingiù”.
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